Un documento dell'archivio di Fermo, tramandato ma oggi non più rintracciabile in originale, ricorda l'opera commissionata nel 1470 da un certo Giorgio, albanese emigrato in Italia per l'avanzata dei Turchi Ottomani dopo la morte di Skanderbeg nel 1468. Giorgio fu il capostipite della famiglia Salvadori, proprietari per secoli del polittico. Ceduto a Martin Colnaghi per finanziare una bonifica delle coste, fu poi smembrato. Oggi le sue pale sono conservate in diversi musei: